Strategie per inserirla tra le routine quotidiane dei bambini
La lettura condivisa nella prima infanzia è un modo per affinare la proprietà di linguaggio, sollecitare l’abilità di ascolto attivo, predisporre positivamente all’apprendimento della scrittura, sviluppare la capacità d’immaginazione.
A volte però è veramente una fatica riuscire a coinvolgere i bambini in una proposta di questo tipo. Vuoi per una loro predisposizione verso attività più dinamiche, vuoi per le distrazioni provocate da dispositivi multifunzione come lo smartphone, vuoi per i ritmi sempre più incalzanti che lasciano poco spazio alle attività da trascorrere in famiglia. Sono tutti fattori che non permettono di dedicarsi appieno ai più piccini.
Le strategie che ti propongo sono rivolte a bambini in età prescolare e mi sono state particolarmente utili nella mia attività con i genitori in studio.
- Scegli bene il tuo libro
Non tutti i libri sono adatti a questa modalità di lettura. É necessario che tu legga la storia ancor prima di presentarla al bambino per conoscerne l’obiettivo educativo!
Innanzitutto, presta attenzione al materiale di cui è fatto il libro. Cartonato o di stoffa, tattile o sonoro, di formato medio o grande e pieno di figure: sarà il più adeguato per il tuo bambino.
A questo punto soffermati sul testo: breve e d’impatto, con 2-4 frasi per pagina, coerente con la figura illustrata e posizionato ogni volta in punti diversi della pagina. Il vocabolario deve essere ricco ma adeguato al livello del tuo bambino, può essere utile scegliere storie con rime o parole che iniziano con lo stesso suono. Il racconto dovrebbe presentare temi e personaggi stimolanti (emozioni, routine quotidiane, personaggi inventati, familiari, animali, ecc.) e proporre delle strutture narrative ripetitive o comunque prevedibili.
- Stabilisci il momento giusto
Bisogna dedicarsi alla lettura condivisa regolarmente se vuoi che il tuo piccolo ne tragga tutti i benefici. Scegli un posto e un momento preciso della giornata, possibilmente quando tuo figlio è abbastanza vigile o, se non puoi allora, potresti farlo prima della nanna, quando il bambino è più tranquillo.
Se sei agli inizi, puoi dedicare anche soli 5 minuti alla lettura e gradualmente incrementare questa occasione. Ricorda: è molto meglio riservare un intervallo di tempo di qualità e non di quantità a tuo figlio.
- Stimola il piacere della lettura
Solo così potrai facilitare l’apprendimento.
Scegli una posizione che ti permetta di osservare il bambino e lascialo libero di interagire. Permettigli di girare le pagine, ascoltalo se interviene e fai delle pause per incitarlo a parlare. Varia l’intonazione, accentua l’uso dei gesti e inserisci dei versi e dei suoni. Approfittane per sottolineare con un tono di voce più alto le parole “difficili”: oltre a definirle, può essere utile fare degli esempi, mimarle e mostrarle nelle figure.
Se hai più di un bambino piccolo e non hanno tutti la stessa età, consideralo un punto di forza. Il vostro dialogo sarà diversificato e potrai rivolgerti a loro in modo alternato in base alle scelte espressive del libro.
- Pensa ad alta voce mentre stai raccontando la storia
Soffermati su tutti gli elementi impliciti. Ad esempio, interrompi il racconto quando vuoi parlare dei pensieri e delle emozioni dei personaggi, dei motivi di determinate azioni e delle possibili soluzioni.
Poi concludi la storia riepilogando i passaggi più importanti e commentali col tuo bambino. Puoi utilizzare delle marionette o altri oggetti utili a rappresentare i personaggi.
- Mostra come si sfoglia un libro
Fai vedere come si tiene in mano un libro per poterlo leggere. Leggi il titolo e mostra come possa esserti utile per immaginare la storia. Fai notare l’orientamento della tua lettura: dalla prima all’ultima pagina e da sinistra verso destra. Potresti anche seguire il brano insieme a lui puntando il testo con il tuo dito.
A partire dai 4 anni, puoi fare paragoni fra frasi lunghe e frasi corte, parole lunghe e parole corte; ricercare la stessa parola in tutto il libro; mostrare la punteggiatura, l’uso delle maiuscole a inizio frase e il passaggio alle minuscole. Non importa se per integrare bene questi concetti interrompi il racconto per spiegare le funzioni e le convenzioni della scrittura.
Se sei arrivato fin qui, non mi resta che augurarti “buona lettura”!
Nel mio studio…
- Inserisco sempre dei momenti di lettura nella terapia dei bambini che hanno qualche difficoltà di linguaggio.
- Scelgo i libri con attenzione: seguono tutti una trama ben precisa, con un inizio, un evento avverso, una risoluzione.
- Cerco di attirare l’attenzione del bambino, rileggo, chiedo, riformulo, uso più canali comunicativi per modellare il suo discorso.
- In base al livello del bambino mi soffermo su: parole, sillabe, rime o suoni.
- Sviluppo la capacità di comprensione e lascio qualche spunto ai genitori.